5 research outputs found

    Structure for the classification of disassembly applied to BIM models

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    To consider disassembly from project inception is becoming an essential part of the design process. For it enables the reuse and recycling of materials at the end of the life cycle of buildings. Also, it reduces the need for raw materials for the production of new products, while increasing a building's flexibility concerning reconfiguration. Above all, it contributes to the sustainable development of the sector. However, not much is known about designing for future disassembly. In general, the design phase of construction projects tends to focus efforts on constructability, and the value of disassembly only becomes apparent when it is time to decommission a building. The construction sector is unfamiliar with the disassembly approach, and with the extended information management process, linking design and decommissioning for over 60 years. With regards to this latter aspect, advances in Building Information Modelling (BIM) research offers opportunities for further developing the field of design for disassembly (DfD) of construction projects. Therefore, this research aims to explore the structuring of DfD information enabled by BIM to support integrated design decision-making in construction. This applied research project is inherently exploratory and based on design science research. DfD principles were identified through a literature review that informed the development of an integrated DfD information model for measuring disassembly levels of design solutions. This research presents both a contribution to practice by developing an information model structure that can be used for supporting DfD and integrated design. It also contributes to DfD knowledge by proposing a disassembly classification system

    La Geomatica per il progetto di recupero e valorizzazione del Paraboloide di Casale

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    La Geomatica identifica oggi l'insieme delle discipline che riguardano i metodi e le tecniche del rilevamento e della rappresentazione del territorio, compresi quelli che, declinando le scale di rilievo, mirano ad analizzare e rappresentare gli elementi antropici e naturali che sul territorio insistono. Tra le discipline che supportano l'indagine dell'ambiente costruito, delle infrastrutture e dei beni culturali rimane come base per l'applicazione di altre tecniche la Topografia, ormai in buona parte trasformata nello scenario satellitare e che risulta sempre indispensabile per risolvere efficacemente le relazioni di posizione reciproca tra gli oggetti rilevati, la Fotogrammetria, ormai convertita alla natura digitale e quindi direzionata alla ricerca di maggiori automatismi, il LiDAR (Light Detection and Ranging; o Laser Imaging Detection and Ranging), nelle sue diverse configurazioni, da sistemi in movimento (aereo, UAV, cioè da velivoli senza pilota) o stabili, in questi ultimi casi identificato con l'acronimo TLS (Terrestral laser scanner) che sono proprie di tutto lo scenario delle applicazioni sul patrimonio architettonico. La Cartografia, soprattutto quella a grandissima scala, è ormai prodotta e organizzata in forma numerica, derivata quindi dai database geografico/spaziali e comprendente anche le numerose forme raster, a partire dalle ortofoto sin ai prodotti contenenti l'informazione della terza dimensione (DEM - Digital Elevation Model). Vi sono alcuni aspetti di base dell'innovazione che caratterizza l'informazione spaziale che travalicano i confini tra la descrizione territoriale e quella dei manufatti. Si tratta ad esempio della terza dimensione: gran parte delle metodologie oggi impiegate, sia sul versante dell'acquisizione, che dell'elaborazione e della rappresentazione, presuppongono il trattamento di dati tridimensionali e la rappresentazione finale di modelli 3D. Si impiegano efficacemente nuove forme di rappresentazione nelle quali la componente tipicamente vettoriale viene fusa e armonizzata con la proiezione di ortofoto di derivazione fotogrammetrica, oppure più semplicemente di textures fotografiche metricamente controllate, con possibilità di offrire contenuti fotorealistici e interazione a differenti livelli. Il rilievo del Paraboloide di Casale è stato eseguito tramite tecnologia laser scanning, topografica e fotogrammetrica integrati. L'efficacia ormai riconosciuta al rilievo laser nei progetti di conservazione o restauro degli edifici è nel caso del Paraboloide di Casale intensificata da altre ragioni: il rilievo per scansioni laser è in grado di evidenziare ed enfatizzarre la forma, la volta sottile resistente per forma, in modo sicuramente più efficace rispetto ad altre tecniche di riliev
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